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JEAN-PAUL SARTRE
Jean Paul Sartre nacque a Parigi il 21 giugno 1905. Proveniente da una famiglia della borghesia intellettuale, studiò psicologia e filosofia dal 1924 al 1927 all'École Normale Supérieure, avendo come compagni di studio R. Aron, J. Hyppolite, M. Merleau-Ponty e P. Nizan; con quest'ultimo si legò in forte amicizia e collaborò con lui alla traduzione del Trattato di psicopatologia di Jaspers. Tra il 1933 e il 1934 studia a Berlino e Friburgo, dove entra in contatto con la fenomenologia husserliana e con il pensiero di Heidegger. I suoi primi scritti filosofici sono orientati verso l'approfondimento di tematiche fenomenologiche (La trascendenza dell'Ego, abbozzo di descrizione fenomenologica, 1936; L'immaginazione, 1936; Saggio di una teoria delle emozioni, 1939; L'immaginario. Psicologia fenomenologica dell'immaginazione, 1940). Il tema della libertà assoluta della coscienza è al centro del suo primo romanzo, La nausea, (1938) e della sua opera filosofica di maggior respiro, L'essere e il nulla. Saggio di ontologia fenomenologica, (1943). Da allora in poi la sua produzione filosofica si intreccerà strettamente con quella narrativa (L'età della ragione, 1945; Il rinvio, 1945; La morte nell'anima, 1949) e teatrale (Le mosche, 1943; A porte chiuse, 1945; La sgualdrina timorata, 1946; Le mani sporche, 1948; Il diavolo e il buon Dio, 1951; Nekrassov, 1956; I sequestrati di Altona, 1960). Nel 1946 pubblica L'esistenzialismo è un umanismo,vero manifesto del pensiero esistenzialista, di cui Sartre diventa uno dei capiscuola. Nel dopoguerra, sollecitato anche dall'esperienza resistenziale, accentua il suo impegno politico, che lo vede fondare, nel 1945, la rivista Les temps modernes, insieme a Merleau-Ponty; sulla rivista prende posizione sulle principali vicende politiche, dall'Algeria al Vietnam. Il suo impegno si riflette anche in alcuni pamphlets (L'antisemitismo, 1946; I comunisti e la pace, 1952) e nell'opera Critica della ragione dialettica (preceduta da Questioni di metodo), tomo I, Teoria degli insiemi pratici, 1960.
Nel 1965 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura, che però rifiuta. Nel 1968 e negli anni successivi si schiera apertamente a favore del movimento studentesco. Muore a Parigi il 15 aprile 1980. |
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