Bruno Russo- ATROFIA SPIRITUALE ( da 'Libero' del 29/12/06 pag. 19 )
Nelle celebrazioni del Santo Natale, il nostro Pontefice Benedetto XVI ha voluto ribadire in un monito, una realtà che sta sotto gli occhi di tutti: l’atrofia spirituale dell’umanità deriva dall’aver inseguito un’intelligenza esasperata in termini di progresso scientifico. L’uomo ha, dalla fine dell’ottocento a oggi, realizzato un processo senza limite temporale se non quello imposto dal degrado etico ed ambientale che ci sta imponendo oggigiorno delle serie riflessioni. Via via che il progresso è andato avanti, le scoperte scientifiche sono diventate la realizzazione di tante comodità di varia grandezza ed importanza, mentre non si sono avute quelle di tipo eclatante, come le invenzioni anticipate da Julius Verne in molte delle sue opere; il tutto seguito da una certa indifferenza della gente. Non ci sono più certezze e la stessa intelligenza non è certezza: stiamo vivendo un periodo di controversione di molte teorie, accompagnato dalla convinzione che ogni cosa sia a termine. Così si atrofizza lo spirito, perché non ricevendo segnali positivi dall’intelletto e vivendo in assenza di stimoli, esso inizia a spegnersi lentamente. Tutte queste storture non fanno altro che avvantaggiare la cultura dell’odio e dell’intolleranza. Se ne avvantaggiano i mistificatori, le sette, i maghi, perché con l’aiuto di una cultura saccente ed ambigua non devono faticare molto per introdurre nel prossimo ogni sorta di dubbio. Le prime vittime dell’intelligenza sono coloro, insomma, che dovrebbero percorrere molta strada con la spontaneità e con la semplicità dei veri sentimenti. Ricordiamoci allora le parole del papa Giovanni Paolo II quando scrisse in uno dei suoi libvri capolavoro: non abbiate paura, E’ l’unico farmaco per questa umanità, è l’unico modo per risvegliare una spiritualità che dorme perché un’intelligenza artificiale fa da sola troppe cose che non le competono affatto.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
|