Per Benedetto XVI l'esistenza umana è sacra e il suo corso è un viaggio
fantastico, la cui fine dipende da Dio.
Non credo che siamo venuti al mondo per caso, compresa la vicenda umana di colui che è legato all'esistenza solo con una macchina: il miracolo è parte fondamentale della vita, senza il quale essa è solo un software consolidato. Il sospiro di sollievo nella lotta per la sopravvivenza, equivale a quello di stare accanto a un malato terminale, condividendo una responsabilità che si assume propria perchè coerente con lo stesso significato della vita: la lotta.
Oggi si crede di migliorare con il progresso delle proprie condizioni di vita,
dando il potere di decidere per essa; la fede non basta ed il materialismo
considera la chiesa, una associazione rigida e inutile. Ma pochi conoscono
le comunità religiose che lavorano all’estero, in paesi dove la parola del Signore è sconosciuta, per insegnare la frase 'chiunque al mondo può
mettere in pratica le parole del Vangelo, ma si deve tenere conto che il
libro di testo è dentro di noi'.
Quindi nessuna emozione potrà contraddistinguere l'eutanasia se non il distacco violento dal dolore. Non si può spiegare, basta ascoltare la lezione del cuore. Spesso in psicologia un danno ricevuto, come il dolore per la perdita, è tale che lo si deve riprodurre per accettarlo, come eseguire il distacco forzato della vita. Se si vuole rispettare la dignità dell'individuo, non si deve pensare ad una vita migliore od una sofferenza minore, ma comportarsi come se la vita esista solo attraverso la quotidiana lotta e non con l'acquisizione di qualcosa, che comunque spesso si rivela nel tempo essere una sconfitta..
BRUNO RUSSO- NAPOLI
Fonte: Bruno Russo