Bruno Russo- [ POLITICA ] - IL BERSAGLIO DEGLI ELETTI ( da "Il Secolo" del 15/09/2011 pag. 14 )
In qualsiasi salsa possa essere condito, da indagato, testimone, o referente, il premier deve essere in qualche modo stanato ed eliminato: è l’imprimatur evidente di tutte le azioni mediatiche che fanno coro ormai da tempo, e che hanno configurato Silvio Berlusconi non come un “grande vecchio” come avvenne tanti anni dietro in concomitanza con l’evoluzione delle indagini su tangentopoli, ma a torto come il responsabile principale di tutti i mali del Paese, sia con le presunzioni che con le ingenuità. Un colpevole che per non fare del male deve andarsene, mentre tutti gli altri che concorrono nel malgoverno della nostra Nazione, possono restare e proporsi per la prossima legislatura. La destra lo difende con nobile riconoscenza, non eludendo gli errori che chiunque può aver fatto, ma premiando la sua voglia di coerenza e di dinamismo, propria di chi le cose le vuole fare sul serio. L’antiberlusconismo atavico resta l’unico antidoto di un’Italia che non rappresenta il popolo che lo ha eletto, ma tutti coloro che dalla sua politica sono tagliati fuori, dopo aver per anni urlato che il principale male dell’Italia era l’indecoroso traffico dei Partiti e dei suoi eletti.
BRUNO RUSSO
Fonte: Bruno Russo
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