Bruno Russo- AGOSTO
Agosto. Confini riavvicinati come pareti accostate in una stanza buia. Strade liberte dal viaggio estivo tra i pini, i castagni e le alture assolate, mentre da un capo all'altro dell'urbe divelta dal chiasso, il tempo non scorre più lento, tra una sosta e un ingorgo. Ci si accorge della bellezza nascosta, del fiore in terra come del mandorlo in fiore, senza che un suono assordante , debba percuotere il timpano per poter passare. Se un anno trascorso tra virgole e parentesi si fa da parte, subentra il punto che separa la notte dal giorno, l'estate dall'autunno e fornisce quel fresco per potersi astenere. Mercati muti, negozi assenti, ritrovi dispersi; sembrano tutti l'oggetto di una evaquazione temporanea, giusto il tempo di tirare su il fiato, e ritrovare la forza di esser gentili, lungimiranti, morbidi, e talvolta scontati.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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