Bruno Russo- ARS NUVEAU ( da ' L'Indipendente ' del 26/11/2005 pag. 4 )
A Nassyria spero che non si leggano i giornali Italiani, perché non è tanto il significato di quanto successo nel comune di Marano ( il sindaco aveva chiamato Via Arafat una strada che era in precedenza stata battezzata come Via Nassyria per celebrare il luogo dove i nostri soldati danno il cuore e purtroppo talvolta la vita ) che potrebbe colpire i nostri soldati, quanto l'inciucio ( termine che vuol significare pettegolezzo spicciolo ) continuo e sempre più vasto che si sta creando attorno alla vicenda. Alla fine si finisce con una fiaccolata e tutti in piazza a prendersi per mano: non trovo onesto reagire a queste notizie portando in teatro le proprie coscienze, ma riflettendo in primis su quale parte da primi attori devono realmente recitare i nostri ragazzi, quando volano le pallottole intorno e loro sanno che devono essere solo una forza di pace. Molte vicende si sono mosse e tante fandonie sono state dette, ma resta un fatto da quale non si scappa: il militare è un mestiere che stà per fortuna riprendendo quota perché esso è nell’anima dell’uomo, perché non è detto che sia nato come termine di offesa ma soprattutto di difesa, nella lotta per la sopravvivenza che l’uomo ha dovuto sostenere dai primi istanti in cui è venuto su questo pianeta con tutte le avversità che ha trovato. Da questo punto di vista sono presenti nella politica, attualmente, due tipi di conservatorismo, quello riformista solo a parole dell’Ulivo e quello che cerca di rinnovare lo spirito della natura dell’uomo alla luce delle necessità moderne, con una acquisizione delle necessità psicologiche dell’individuo che non può avvenire in poco tempo. Se questo fosse già avvenuto storie come quella di Marano non sarebbero mai potute accadere.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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