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09/09/2010 ARTIC OLI  
Bruno Russo- IL CUORE UNICO DEL PIANETA TERRA














































L’Agenzia Spaziale Europea ha pubblicato poco tempo fa, la foto più antica dell’universo, risalente alla bellezza di 13 miliardi di anni fa. Una notizia del genere fa riflettere, anche perché l’universo è regolato dalla seconda legge della termodinamica che afferma in sintesi che la variazione dell’entropia è crescente, e ciò vuol dire che l’energia, che si crea sempre e non si distrugge, aumenta trasformandosi e portando sempre la massa dell'universo da sistemi di potenzialità minore a quelli di potenzialità maggiore, come divenire continuo dello spazio cosmico. Spazio tempo e velocità, tre variabili dipendenti che si influenzano a vicenda sul Pianeta, almeno in funzione delle leggi della fisica classica. Quindi è normale che spostamenti di massa con una certa velocità generano spazi e viceversa, come accade in mare quando dobbiamo far avanzare la nostra barca. Una realtà difficile ad immaginare, che crea anche la convinzione che le leggi a noi note della fisica terrestre potrebbero non essere valide nello spazio lassù. I buchi neri ad esempio ci hanno aiutato a capire che ci sono punti nei quali le leggi legate alle variabili spazio e tempo possono essere controvertite: un vuoto apparente che costituisce per il buco nero una massa incredibilmente grande racchiusa in uno spazio relativamente piccolo e difficile anche da vedere. In tutto questo finalmente la presunzione dell’uomo di essere solo, sta avendo un cambiamento sensibile, proprio in funzione delle miriadi di scoperte e possibilità offerte ormai dalla scienza in materia molecolare e astrofisica. Moltissimi esperiemnti fatti in località dove le condizioni climatiche e termodinamiche permettono quell'ambiente puro ove un TEST può assumere il massimo del suo significato, hanno dimostrato che il concetto di massa che noi possediamo è puramente apparente in quanto legato a quegli stessi strumenti ottici di osservazione dei fenomeni, che non ci permettono di vedere oltre...limitati dai gradi di libertà visivi e conoscitivi impiosti dalla fisica classica. Forse di tutto questo ce ne renderemo conto poi. L'unica cosa che conta adesso e che ci fa muovere in una delle prospettive almeno più chiare, è riflettere sul fatto che noi non siamo e non dobbiamo ritenerci soli. Soli nell'universo e soli nella nostra concezione di spiritualità che non ha mai preso forma, per convalidare che tutto ciò che vediamo è creazione di Dio. Per farlo soprattutto nella noastra anima attraverso una convinzione emozionale appagata e comprovata da molti piccoli miracoli che solo la fede può vedere. Anche la Chiesa, per la prima volta, ha ritenuto possibile la presenza di altre vite nell’Universo, la cui difformità forse, ci potrebbe per la prima volta far capire che in fondo, su questa terra siamo davvero tutti eguali. Ci potrebbe far capire anche che il potere per duemila anni e molto oltre, è stato possibile mantenerlo sul nostro Pianeta proprio attraverso il razzismo, perchè era l'unica forma per discriminare le masse umane e renderle inutilizzabili, a vantaggio di alcuni. Il razzismo continuerà fino a quando non saremo noi tutti sulla terra oggetto di discriminazione più grande da parte di esseri di altri mondi: solo allora capiremo che il popolo della terra è unico, inscindibile, eguale e fragile nella misura stessa in cui un solo suo elemento viene toccato: ne soffre tutta la razza e piano pino si forma quella influenza micidiale che occi sentiamo tra gli uomini e pensiamo che sia un virus comune di cattiveria od altro. Niente di tutto questo: il motore, il cuore, lo stato della terra è uno. Se anche uno si ammala qualcosa diminuisce in tutta la terra anche se non ce ne accorgiamo. Se anche un solo uomo se ne va, la Terra soffre e si uniforma alla sua mancanza e al necessario costo che essa avrà nel tempo.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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