Domenica finalmente si vota e dopo si reciteranno le solite litanie che non
saranno mai dei ‘mea culpa’ ma tenderanno sempre a scaricare
sull’avversario la responsabilità dei fatti. La sinistra in questo si è
fatta maestra perché il suo programma è caratterizzato solo dal principio
dello smantellamento. Personalmente desidererei solo fare un discorso di
qualità che si ponga al di sopra di questi palazzi e delle macerie che ci
si ritroverà dopo, se vince malauguratamente la sinistra: lo farei ai
giovani ed agli indecisi che sono la forza politica secondo me più
decisiva. Direi di non guardare alla diaspora tra chi è più comunista e chi
è più fascista, tra chi è più onesto nel pagare le tasse e chi lo è meno;
chiederei di fare mente locale su tutte le battaglie ‘vicino alla gente’
che in tanti anni la sinistra ha dichiarato di voler portare e che i
giovani, allora, non riuscivano a vedere altrove. Citerei tra tanti
l’ambiente, la prima occupazione, l’emancipazione femminile, l’animalismo,
le minoranze, la discriminazione razziale, il servizio militare, le tasse,
le ragazze madri; poi chiederei di ricordare cosa ha fatto concretamente la
sinistra e cosa ha invece fatto l’attuale esecutivo. Sono convinto che se
si è attenti alla politica, la risposta vedrebbe vincitore una destra
moderna e vicino alla gente, adeguata ai tempi ed ai mali della società. Se
qualcuno poi per confutare tali ipotesi citerebbe provvedimenti presi nella
lotta al terrorismo, nella lotta alla droga ed alla delinquenza, direi con
estrema umiltà che chiudere un occhio non è democratico, chiuderli tutti e
due è da folli e tenerli aperti per analizzare con amore un problema
mentre con la mano si tiene fermo il proliferare indiscriminato del danno,
è la cosa più responsabile e saggia.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo