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02/09/2005 CULTURA  
Bruno Russo- L'AMANTIDE RELIGIOSA
Papini parlava dell'uomo come un 'poeta cieco', ovvero un viandante che attraversa il mare della vita e vedendo la tristezza incombetre sui suoi sogni, causa lo sconforto delle disillusioni, tra il proseguire verso il danno e ritornare sconfitto al suo porto di partenza, preferisce sprofondare nel posto in cui egli si trova, avendo così la possibilità, abbandonato nei fondali blu e bui delle viscere oceaniche, di interrogarsi sul perchè e sul percome della propria esperienza. Così i limiti dell'uomo diventano quelli della sua spiritualità che nella profonda condizione di umiltà data dall'essersi lasciato andare nell'inviluppo del mare, ritrova se stesso. Ma occorre prestare attenzione ad una cosa: quando troviamo una soluzione ai problemi non dobbiamo ritenere la stessa universalmente stabile ed applicabile con costanza, perchè la dinamicità ella vita non ci permetterà di applicare una soluzione a tutti i casi che si presenteranno: il limite della spiritualità diventa così il tempo, che è una variabile incredibilmente potente perhè riesce a lavare le sofferenze oppure a renderle più atroci nell'indissolubile realtà dell'attesa. Proprio questo tempo farà si che nel momento in cui la soluzione prima non è più applicabile, noi amplificherema le cause che l'hanno resa necessaria pur di applicarla con veemenza e puntualità. Ma bareremo, perchè snaturando una esigenza dell'uomo, potremo dal suo fittizzio eccesso creare un anateismo che si ritorce sovente contro la società stessa. Per farla in breve un esempio si trova nella seconda guerra mondiale, che nel momento in cui avvenne la crisi dell'imperialismo, divenne l'unica cosa che poteva combattere le egemonie economiche delle lobby mondiali. Una cosa del genere, anche se con mentite spoglie sta avvenendo adesso, perchè l'ipocrisia del mondo ha voluto a tutti i costi trasformare il concetto di guerra sul pianeta, in nome di una globalizzazione democratica che nel momento in cui nascono le crisi internazionali dovrebbe intervenire a difesa della democrazia stessa. Invece il tempo ha sciolto le riserve e raramente si arriva a fare qualcosa di incisivo affinchè si possa vivere con decenza. La barca così srofonda sempre di più ed i limiti pericolosi della spiritualità sono quei lenti dolori che avversiamo tanto ma che ci mantengono svegli e ci fanno capire tanto la dimensione del nostro essere. L'amantide religiosa diventa così il lasciarsi andare al limite dell'esperienza spirituale perchè una volta compiuta, essa ci divorerà portandoci nello sconforto della distruzione....a patto che non riuscimo a riedificare dalle nostre ceneri un nuovo essere, che è riuscito a sposare lo spirito alla materia senza creare eccessi di sorta. Il tempo che stiamo attraversando andrà sicuramente incontro all'eccesso della spiritualità come reazione allo stesso eccesso trascorso in nome del materialismo novecentesco. Solo una volta che questo proceso avrà così distrutto gli elementi che non ammettono questo fondamentalismo spirituale, potrà avvenire una nuova era, altrettanto attenta alla spiritualità dell'uomo, ma che è riuscita a sposare la materialità e la spiritualità. Una volta questo connubbio l'uomo riemergerà dalla profona oscurità del mare e viaggerà verso la luce senza chiedersi se essa sta a levante od a ponente.

Fonte: Bruno Russo
 

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