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02/08/2006 CULTURA  
Ciro Paradiso- LA CITTA' VUOTA
Agosto inizia ma la presenza della gente nei negozi, proporzionale alla corrispettiva presenza in una città come Napoli, viene suddivisa per zona nel senso che a Chiaia e a Posillipo, quartieri notorimente benestanti per eccellenza, la popolazione sembra sparita mentre al Vomero, quartiere bene ma variegato, la gente sembra non essersi minimamente spostata. Dal Giovedì soprattutto la città cambia, ma stare in un negozio in queste condizioni può essere tedioso ma dipende da quanto si ama il proprio lavoro. Il tempo viene occupato facendo vetrine od allestendo i capi che serviranno nella prossima stagione. Se piace il lavoro il tempo passa senza che uno se ne accorge, del resto l'esperienza del proprio lavoro in una città come Napoli è ottimale. Se dovessi scegliere una città per fare una sfilata importante di moda sceglierei sempre Napoli ed in alternativa Firenze. Napoli resta sempre il punto di riferimento dell'eleganza sartoriale, del capo su misura, della cravatta richiestissima da tutte le personalità eminenti della politica, dello spettacolo e della cultura. Una certa esperienza l'ho vissuta a Pitti moda dove però la maggior parte delle aziende erano tutte napoletane, fuori da questo giro il campione proviene sempre dall'esterno. Firenze rappresenta solo un polo di moda ma ciò non toglie che il riferimento maggiore, come richiesto anche delle aziende del nord, è sempre la sartoria napoletana. I grandi industriali anche comprono secondo indicazioni che portono comunque a Napoli, compreso il Presidente della Repubblica o il Presidente del Consiglio. A livello organizzativo forse le cose non vanno perchè a Napolo molti industriali sono impediti nell'impiantare una propria azienda nel campo moda e preferiscono rivolgersi altrove o restare ad aspettare il momento propizio, che per molti tarda sempre ad arrivare.

Ciro Paradiso
Fonte: Ciro Paradiso
 

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