Bruno Russo- IL VOLTO DELLA SCENA
Il cittadino che va a Teatro desidera passare una serata spensierata,
lontano dai pensieri e vicino a quel sentire che è proprio del popolo
napoletano e si riflette sulla scena, quando essa è autenticamente
l'espressione della professionalità migliore nel campo, come 'Relazioni fatali'. Quando poi questa professionalità è espressa da attori che dire emergenti è assumere una dietrologia artistica, perchè questo mondo ormai si muove con alta velocità, il risultato è ancora più ghiotto. La storia è imperniata su più personaggi che rappresentano vari tipi di passioni: quella della tarda età, quella carnale che nasce dall'insoddisfazione, quella omosessuale, quella ingenua del matrimonio combinato. Tutte convergeranno sulla freschezza del protagonista che alla fine sarà odiato da tutti perchè in realtà non si è veramente dato a nessuno. Solo uno stratagemma potrà salvarlo dall'essere ucciso, ma alla fine sarà proprio la complicità con lo stesso sesso che trionferà sugli altri sentimenti. Rosario Verde è un simpatico ragazzo napoletano, cabarettista intersezione e non solo ricordo somatico di personaggi noti del mestiere, che sono Totò e Massimo Troisi. La nobiltà dello sguardo distaccato e generoso del primo e la semplicità e tenerezza delle movenze del secondo si ritrovano in Rosario Verde, che però ha soprattutto una caratteristica autonoma che non si trova in altri: la teatralità autentica che proviene dal varietà e che significa ambiente e personaggi vincolati l'uno all'altro, come nelle crazioni d'altri tempi, certificando l'autenticità dell' ex Teandria, conosciuto agli appassionati della risata per 'Sasaman' , omologa questa scoperta come promessa vincente del prossimo futuro.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
|