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25/01/2006 CULTURA  
Bruno Russo- MAI POVERI DI SPIRITO ( da 'Libero' del 25/01/06 pag. 19 )
Nella vita l'uomo si sforza esternamente per convincere il prossimo della sua
superiorità intellettiva e materiale, ma in realtà lavora in una bottega invisibile che si chiama spirito, perchè egli sa bene che la sua grandezza di uomo si misura dall'amore che egli è capace alla fine dei conti, di donare. Se il progresso ha portato alcuni poveri a diventare ricchi, almeno quelli che sono onesti, ha anche aumentato i ritmi del lavoro e della vita stessa, fino a diventare dei forsennati, perchè si ha la paura di ridiventare poveri da un momento all'altro. Ma una vita protetta solo dalle ricchezza non è sicura, perchè la fame e la sete continua di beni materiali, nonchè la paura quotidiana di essere poveri o meno ricchi, sottrae non solo la gioia di vivere ma anche la capacità di essere recettivi di fronte a quel treno che si chiama felicità e che passa, come detta la legge del carpe diem, quando uno meno se lo aspetta. Una vita sempre di corsa, dominata dal timore di perdere quello che si è costruito ci pone in una sorta di schiavitù e non ci si accorge che si inseguono molte volte delle nuvole che svaniscono proprio quando la terra viene a mancare sotto i piedi, come se fosse un fenomeno fisico. Alla base della paura c'è un rapporto con la vita e con Dio impostato male, perchè il motore per veicolare i propri spostamenti non è l'amore ma la dipendenza . Da questo punto di vista l'amore è la più alta espressione di libertà , un amore che deve prescinde da quello che ci ritorna dalla persona amata, perchè non è solamente una corrispondenza di amorosi sensi ma una strada a senso unico che si percorre con convinzione, sapendo oltretutto che nella vita anche un padre ed una madre ci può abbandonare e farci soffrire, ma Dio no perchè è amore. E' quella sensazione di immensa energia che
travalica tutte le cose, che spezza gli argini delle chiusure mentali e ci libera dalla prevenzione e dalla sofferenza, ponendoci in un mondo a parte, dove non esiste risentimento alcuno e nemmeno l'aspettativa di un generoso ritorno da chi si ama. Sono belle parole, per qualcuno facili solo a dirsi, ma sfido chiunque a fare una valutazione degli unici momenti felici trascorsi ed a vedere che i migliori sono quelli nei quali esisteva quello slancio poco ragionato che ci spingeva verso la cura di qualcuno, per la qual cosa ci ritrovavamo contro proprio gli affetti a noi più vicini od un paese intero, che fingendo di dare solo buoni consigli sradica dal nostro cuore la possibilità di condividere le emozioni vere della vita, quelle che il coraggio ci fa cavalcare verso la conquista di un amore con amore. Invece la paura di diventare poveri ci impedisce di spendere anche moralmente e ci fa diventare anche avari e poco generosi verso chiunque; ma anche la necessità di apparire quello che non si è ci impone di anteporre al soddisfacimento dei bisogni quotidiani l'acquisto di beni che ci fanno apparire più ricchi. La paura di diventare poveri di spirito ci dovrebbe fornire, invece, il coraggio necessario anche per contrapporsi al comune senso del bisogno, verso la ricerca di una spiritualità che ci ponga in mezzo alle cose e mai dietro alla massa, ad aspettare sempre di fare una fila per copiare tutto. Ma l'amore non si copierà mai, esso esisterà sempre, anche se il bigottismo dei grandi lo trincera dietro regole vuote.

Bruno Russo
Fonte: BRUNO RUSSO
 

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