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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
15/01/2006 CULTURA  
Bruno Russo- APPARIRE FANTASMI ( da 'Libero' del 15/01/06 pag. 17 )
Apprezzo la poesia indiana, ma nel discorso dell'egregio B. Fontana ( vedi numeri Libero precedenti n.d.r. ) sono presenti troppi fantasmi con vestiti di Chanel, che in realtà appartengono solo alla nostra stigmatizzata fantasia da moralisti perchè il fascino indiscreto del nulla e di colui che non ha niente per essere apprezzato è l'albero motore di quella chimica strana che avvolge i sentimenti; non stati di necessità tra un uomo e una donna ma indomita energia delle cose non scontate che affascinano tanto il gusto femminile. Ricevere amore o possedere un corpo sono poi compiti che non vanno analizzati se non nel confessionale, ammesso che la propria fedina penale di single non separato, lo consenta a pieno merito. I veri sentimenti sono come il mare: ti avvolgono quando meno te lo aspetti, ti portano al largo se ti lasci andare alla corrente, ti inebriano se ti ci immergi con tutto il tuo corpo e la mente, soprattutto ti distruggono se ne sottovaluti la pericolosità. Capita, ma si ama proprio chi è meno qualificato per esserlo, si prova fastidio verso chi ci ha amato troppo ed un giorno decide di darci una dritta; ma il possesso non è peccato, a meno che non diventi dipendenza psicologica, perchè è una parola che abbiamo inventato noi: sono proprio le parole ad essere vuote e non i corpi. Proprio un poeta indiano, H.C. Panigrahi, scriveva tanto tempo fa ' felicità è sognare una vita magnifica, una vita che riconosce come libero l'intero universo animato e senza anima, una vita che sfida la morte e che riesce a dominare dolori e perdite, dove danzano le rughe della gioia, una vita che inarrestabile avanza, ignorando differenze di dolori e di credi, una vita che riconosce un valore a tutte le cose, dove ogni uomo individua in tempo i suoi errori e capisce dolori e altre cose d'un tempo'. Mi capita di sentirmi libero quando sogno come un cane che, apparentemente senza anima, cerca di dare tanto amore e tutta la fedeltà di cui si ha bisogno, ma finisco poi nella realtà per deludere chi da me si aspetta cose non comuni, ma monostante ciò la mia voglia di credere con le sue rughe danza felice ogni volta che vede gioire. Ma mai vorrei paragonare i miei dolori a quelli altrui che non posso provare, o paragonare il mio credo ad un altro che non posso sentire: come posso spiegare con parole delle cose così profonde? Molti popoli antichi preferivano il linguaggio delle immagini, che invece di fornire parole limitate per significati profondi, fornivano la sensazione attraverso un disegno che colpiva attraverso una scienza che si chiama arte. Ben vengano quelle statuarie ragazze piene di plissè che innondano le viuzze dei baretti del centro, sono il corollario del gusto, l'immagine della volontà di piacere, di darsi, di proporsi; sono ciò che desideriamo vedere perchè ci fa sognare. Il valore delle cose lasciamolo alla nostra anima che vi attribuirà il giusto valore artistico modulando sensualità e rigore, con la misura dettata dalle dimensioni delle proprie esperienza e dell'umanità che fuoriesce dall'anima: un'orchidea che risulta malata solo perchè oggi sono diminuiti gli spazi e di conseguenza sono fortemente aumentati i tempi di attesa .

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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