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22/12/2005 CULTURA  
Bruno Russo- MISURE ( da 'Il Secolo' del 22/12/05 pag. 14 )
I cittadini Italiani che sono assaliti letteralmente dalla pubblicità dell’opposizione contro la politica del governo, dovrebbero sapere che grazie alla politica della destra, la finanziaria, che in passato era il momento delle dolenti note, adesso introdurrà solo una musica allegra e ritmata. Ad evidenza di quanto affermato, credo sia interessante sottolineare quelle misure che sono state escluse: il decreto agricolo che potrà trovare spazio in altri decreti, la sanatoria per la patente a punti che mi sembra una cosa onesta, l’impiego dei fondi del Tfr che è sempre stata una cosa controversa. Resteranno in finanziari i provvedimenti migliori che vanno dal bonus per i figli alla riduzione del costo del lavoro che è una vera conquista. La cosa ridicola, invece è che di fronte ad un disegno di legge, che è palesemente fatto per i cittadini e non per interessi di parte, i senatori dell’Unione, prima che si arrivi al definitivo si del senato stesso, annunciano il solito esposto all’Antitrust ritenendo che la richiesta di fiducia sulla legge configuri il conflitto di interessi per il premier, e perché? Esiste una norma chiara che possa qualificare una accusa del genere oppure l’opposizione crede che la caccia alle streghe del 2000 sia la caccia a chi vuole applicare i metodi con i quali ha fatto fortuna nell’imprenditoria, a certe procedure della politica Italiana? Per quanto ciò resti discutibile è chiaro che l’esecutivo attuale si è nel tempo rafforzato ed indipendentemente dalla sostanza di queste parole, resta sempre il fatto che la stabilità di un paese si misura soprattutto in funzione della durata del suo governo. La sinistra si sbatte per ogni cosa sia partorita a destra, non cerca neanche di analizzare i contenuti di un provvedimento costruendo un discorso onesto che possa citare quello che c’è di buono e quello che c’è di cattivo. Ma la generalizzazione non fa onore perché dimostra che certi atteggiamenti sono solo accuse fine a se stesse perché prive di analisi critica trasformata in dialettica convincente.

Bruno Russo

Fonte: Bruno Russo
 

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