Bruno Russo- L'UOMO NEL SIMBOLO ( da 'Il Secolo' del 20/12/05 pag. 14 )
Il nome di Fini nel simbolo di An è il sigillo di una compattezza e di una oculatezza politica che nel partito ha permesso di condurre recentemente una campagna da premier, che sembra essere più che una novità una riconferma. Per le elezioni politiche di Primavera la gente non scorderà il contatto che egli ha cercato per far capire che occorre votare l’uomo prima del simbolo che egli stesso poi rappresenta. Proprio il successo su quest’ultima verità, crea il presupposto affinché l’immagine vada affiancata a quella del simbolo di An: non è solo la speranza di una vittoria, come ha detto il nostro Ministro degli Esteri On. Gianfranco Fini, ma , a mio avviso, la conferma che chi guida saggiamente un’idea deve essere riconosciuto prima dell’idea stessa. L’innovazione che si accompagna al cambiamento di un simbolo, che poi è una opportuna integrazione, è una iniziativa che verrà sicuramente notata da coloro che provano simpatie per Fini pur militando in altre posizioni politiche: è la riprova che l’attenzione dell’uomo si pone come faccia principale della politica prima dei simboli e delle regole di partito, soprattutto quando essa nasce dalla capacità di essere poliedrici ed attenti a tutte le idee, nell’unico intento che esse vadano nella direzione della collaborazione e non mirino alla disgregazione finale della discussione intentata dalle varie parti. Se l’opposizione si convincesse su questo punto, non si sarebbe perso tanto tempo per la discussione e l’approvazione delle riforme e si avrebbe avuto il tempo, per concertare assieme molte riforme che il mondo del lavoro richiede ancora, come per esempio la riforma dei contratti. E' una doverosa riforma che significa ridare professionalità e ridistribuire l'economia in maniera qualitativamente proporzionata alle professioni concrete. Il Pinocchio si affili il naso quando dovrà controllare la bontà degli emendamenti futuri perchè avrà molto da fare, come colui che ha tanto da fare se si tratta di smontare qualcosa che andava benissimo.
Bruno Russo.
Fonte: Bruno Russo
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