Bruno Russo- L'ARTO NASCOSTO ( da 'Il Secolo' del 27/04/06 pag. 14 )
Una maggioranza del paese è esclusa dal potere fin quando un suo autorevole
esponente potrà liberamente definire il nostro esercito ‘forza di
occupazione in Iraq ’ oppure ‘L’Italia in guerra deve ritornare il paese della pace’. In questo senso gli appelli al dialogo, alla pacificazione,
alla concordia politica si vanno a fare friggere, perché la stessa parte
politica di Bertinotti protegge quegli autonomisti che continuano ad
insultare i morti di Nassirya ed a fare di ogni manifestazione di piazza la
festa dell’insulto e dell’offesa. Nello stesso tempo anche il professor Prodi, che dovrebbe dare il buon esempio, predica bene e razzola male, perché mentre condanna l’intolleranza contro il centrodestra, nel contempo critica aspramente la riforma costituzionale e continua a dire che ogni festa di piazza deve essere festa dell’Unità. L’ipocrisia accompagna un governo che è solo un braccio dell’Italia, essa nasconde l’altro braccio come certi millantatori nascondono l’arto per fingersi invalidi e chiedere l’elemosina, visto che per governare l’Italia l’Unione si deve accontentare di quei pochi spiccioli che fanno la differenza. Vien quasi la voglia di essere contenti di stare all’opposizione, perché nel tempo tutta l’Italia si accorgerà di questa sinistra despota e guarderà con simpatia alla vivida reazione che partirà dalla destra, per fare in modo che il Paese non nascondi l’altro braccio che è vivo e presente, esso non vuole elemosine per lavorare, al contrario, vuole esprimersi affinché non si perda quello sforzo che stava riportando il Paese sulla rampa di lancio di una Europa con più marce; sforzo che il nuovo governo rischia di rendere vano.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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