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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
01/08/2009 ARTICOLI  
Bruno Russo- UN COMPLEANNO SPECIALE ( da 'Il ROMA' del 25/08/09 pag. 24 )
Un compleanno, egregio signor Presidente Giorgio Napolitano, non è sempre un piacere se rappresenta la celebrazione temporale di una vita, ma è sicuramente un momento di puro godimento se l’evento è vissuto in un mondo ove le lancette dell’orologio sembrano fermarsi: Capri naturalmente. Saprà sicuramente che nell’isola azzurra, la dinamica esasperata con la quale americani e tedeschi cercavano di portare a termine i loro compiti bellici e strategici, sembrava incantarsi ad un semaforo particolare, recante fisso l’unico colore non presente nei normali spartiacque delle strade, il blu. Nel contempo occorrerebbe riflettere, che se la natura è ideale per conferirci l’indole migliore per la pacificazione con l’essere umano, c’è di fronte all’incanto che si isola, un mondo che impazzisce e che accumula tante incomprensioni, e che alla fine non è disposto a fare sconti, dal primo istante in cui si ritorna dalla magia di Capri e si pone il piede sulla banchina di Porta di Massa o del Beverello . Capri non è solo la sua isola di adozione, ma è stato il luogo ideale per parlare di politica senza disturbo, senza dare nell’occhio, per conciliare i disegni più complessi, quando gli ideali contavano più dei facili compromessi, quando le sorti del mondo venivano decise nell’ambiente più consone e accogliente, per non rischiare troppo con l’azzardo reattivo dell’animo ferito dal quotidiano. L’affetto non gli è mancato neanche quest’anno, e il cordone di folla che l’ha accolta ricambia la sua affezione al luogo e anche il senso di misura che l’ha sempre contraddistinta, ponendola nel ruolo di austero giudice, del comportamento politico generale. Molti, anche da destra come me, l’hanno apprezzata per l’andamento tipico del napoletano doc, che parla e si infila il berretto come se i colori intorno fossero ancora del bianco e del nero. Ciononostante spero condividerà la mia sensazione, di come l’Italia sembri un bimbo viziato che rompe spesso il suo giocattolo per farsene comprare un altro: ma alla crescita serve stabilità. L’uomo è diviso da sempre, e ogni lembo di terra, ogni pezzo di carne, ha il suo nord e il suo sud; anche la nostra adorata isola azzurra di giovinezza languida, ha da sempre contrapposto Capri e Anacapri, anteriore e posteriore sfaccettatura di un punto nel mare, che ha insegnato al mondo intero in guerra, che in un luogo d’amore non si combatte con le armi. Purtroppo la pacificazione da lei troppe volte richiamata non è molto amata dagli italiani, perché certe volte il ricordo vive di odio e si ciba di esso, anche strumentalmente, eludendo il messaggio cristiano, secondo il quale, il male peggiore è respingere il proprio fratello che vuole un contatto con noi. Capri oggi è come ieri, come le preziose immagini anni 30 dell’isola che le sono state sapientemente donate, ma allora come ancora oggi non si pensava di accrescere il potere ad un Presidente della Repubblica, per un timore indotto contro i rappresentanti dello Stato, senza ritenere che un vero progresso non è tale se non si superano i preconcetti, e si va avanti con una forza rinnovata e accresciuta, come il II principio della termodinamica alla base della legge dell’espansione dell’universo: l’enttropia è sempre crescente e anche la forza intellettiva non può tornare indietro. Certe volte, continuiamo a perpetrare i limiti dell’universo della nostra intelligenza, mantenendo nelle saccenze travestite da bieca moralità, il pugno irreprensivo dei nostri egoismi che non saranno mai capaci di accontentare e di perdonare chi vuole essere felice, né di creare una nuova cultura omnicomprensiva, alla quale possano abbeverarsi i nostri figli, come comunanza di energie elettive espresse da una mano destra e da una mano sinistra, che piacerebbero incontrarsi.

Bruno Russo


Fonte: Bruno Russo
 

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