Bruno Russo- IL TEMPIO DEL FUTURO ( da 'Il Secolo' del 25/07/09 pag. 14 )
Immagini da terzo millennio, da George Orwell parte II; una popolazione minacciata ogni giorno dall’occhio segreto, dai virus che non si capisce da quale pianeta arrivano, da verità che travalicano il sospetto e si infilano sotto l’uscio di casa propria, giungendo a diffondere sui giornali e alla radio telefonate compromettenti di natura essenzialmente privata. All’inizio del novecento la scoperta scientifica veniva vista come strumento di libertà per l’uomo, adesso egli se ne è appropriato a tal punto da diventarne schiavo, ed essere tormentato dalle sue realizzazioni più tetre. Fermiamoci un attimo a tale fotogramma, e riflettiamo sul fatto che quando le possibilità per l’uomo diventano un fatto discriminatorio, egli ne diventa succube perché non ne può fare più a meno. Eppure la tecnica è importante perché ci aiuta anche a superare dei problemi di natura sanitaria, ambientale e sociale. Allora mi sovviene che l’uomo non si è allontanato molto dalla scimmia, perché se gli viene dato uno scatolo di cioccolatini, non se ne prende uno o due e ripone la scatola, ma gira che ti rigira in poco tempo svuoterà la scatola. Forse, la conclusione è che manca una vera cultura dell’individuo che possa dargli gli strumenti per discernere, e forse anche con l’ausilio di quelle parole del Vangelo, che cercavano di ricordare che un Uomo umile, con le sue pacifiche convinzioni stava sconquassando il mondo, e per questo è stato ucciso.
BRUNO RUSSO Fonte: Bruno Russo
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