Gentile signora Sarkozy, lei non immagina quanto la Francia abbia acquistato con la sua presenza all'Eliseo e non solo per una questione di bellezza. Si tratta del ritorno alla femminilità ad alti livelli, quella che comanda con un sorriso e non con il lavoro sofferto, che ancor oggi non riesce a porre la donna nel ruolo meritorio che le spetta, dappertutto nel mondo. Non importa quello che la gente, in Italia e altrove dirà, tanto siamo abituati all'invidia, anzi è talmente sovrabbondante nella societò che cerchiamo anche di non farci più caso. Mi auguro che non si troverà mai a rimpiangere di aver sposato Sarkozy, perchè è un uomo che merita, uno eclettico, non comune, capace di mettere nel proprio governo un uomo dell'opposizione; una cosa davvero rara da queste parti, visto che stiamo ancora a sputarci addosso il veleno delle elezioni di otto anni fa circa. La sua bellezza è rara quanto è rara la presena di un sorriso in Italia, specialmente da quando qualcuno si è accorto che in tanti anni in Italia non ha comandato nessuno, se si escludono i servizi segreti e i sindacati. Due mondi talmente diversi da riuscire a toccersi nella loro tormentata ascesa, che spesso costa ed è per questo che ci vogliono soldi, tanti soldi. Il sorriso e la bellezza sono le armi più potenti che un governo potrà mai avere e apero che il gallico lo saprà usare bene, facendo meglio di noi che siamo riusciti pure a cancellare la bellezza umana nei parlamenti dell'anima. Una cosa solo la prego. dica a suo marito di non avercela con l'Italia che ha fatto solo figurelle con la questione Alitalia. In realtà alla Air France l'azienda di bandiera, l'Italia non aveva nessuna voglia reale di darla, nè da destra nè da sinistra. Ci hanno pensato i sindacati a evidenziarlo, bloccando più volte i tentativi di accordo, un pò come fanno sempre nelle questioni del lavoro, qui da noi. Spieghi se può, a suo marito che il nazionalismo in Italia non esiste, esiste solo la certezza che ogni perdita deve essere un buon affare altrimenti i mali è meglio tenerseli. Così ce li teniamo tutti, dalle alpi alla Calabria, e spediamo le cose buone altrove, come abbiamo fatto con lei che sicuramente ci manca, pur sapendo che stazionerà in ottime mani. Un ultimo sguardo, mi permetta, lo voglio dare su questo viso che sembra abbracciare un cuscino, mentre un corpo nudo lo segue nel candore di un talamo: l'Italia resta così nuda, nonostante i suoi segreti, nonostante i tabù, a riflettere sulle menzogne della politica che ha fatto le donne uguali agli uomini, lontane dalle Mata Hari di un tempo, svenduti che siamo alle facili concussione ed alle sicurezze dei mercanti d'amicizia.