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25/04/2005 ARTICOLI  
Marco Scocchera- I REMAKE
Nella storia italiana, e non solo in quella italiana, abbiamo avuto personaggi del cinema e del mondo dello spettacolo di grande talento artistico.
Il vero talento si identifica nella spontaneità e nella capacità dell’essere caratterizzati da determinati requisiti ben miscelati tra loro e che, soprattutto, fanno di quella persona un personaggio unico ed irripetibile. Voglio innanzitutto citare il grande Totò che è un esempio indiscutibile di personaggio che ha saputo restare IMMORTALE per le emozioni e le risate che a tutt’oggi restano immutati rispetto a quelli risalenti alle prime uscite dei suoi sketch e dei suoi film. Ogni volta che nel mio zapping frenetico, con telecomando alla mano, mi imbatto in un suo film, mi arresto immediatamente come ad uno STOP, per godermi quel viso, quelle espressioni, quegli atteggiamenti, quell’umorismo, e quelle battute che, seppure ascoltate e riascoltate cento volte, mi prendono a tal punto che scoppio a ridere, sempre come se le ascoltassi per la prima volta e come in poche altre occasioni mi accade.
Un altro personaggio che voglio elogiare è Alberto Sordi, con lui abbiamo un altro esempio di personaggio unico ed irripetibile, egli ha saputo interpretare alla perfezione il carattere, i gusti, le gioie e le debolezze dell’italiano medio, e tutto ciò con grande simpatia, ironia e maestria.
Ancora voglio ricordare il grande Massimo Troisi che da persona umile ed onesta quale era, ha saputo a piccoli passi, entrare prima sul piccolo palcoscenico e poi sul grande schermo per interpretare anche lui quel personaggio unico ed irripetibile che, modesto, impacciato, ironico ed autoironico, mostrava quelli che erano i problemi, le insicurezze, gli “ingrippi” e le speranze di tanti giovani come lui, tutto ciò con grande spontaneità poiché interpretava se stesso. Quel suo modo di porsi, quei suoi atteggiamenti, quella sua simpatia e quella comicità tutta sua, e tutto ciò sempre velato da una presenza di malinconia che nasceva dalla consapevolezza delle proprie debolezze e dei propri limiti caratteriali.
Volendo cambiare completamente scenario, voglio elogiare anche il grande Alfred Hitchcock che coi suoi thriller ha saputo creare dei grandi capolavori. E’ tutta sua quella capacità di creare il mistero, di creare quel filo che, attraverso una sequenza di avvenimenti e colpi di scena, mai banali e scontati, ti tengono a fiato mozzato senza risparmiarti quelle forti emozioni, come la paura. I grandi thriller di Hitchcock sono per me gli unici grandi ed irripetibili thriller di tutti i tempi.
Purtroppo queste figure di alto talento artistico, come altre che non ho citato, non fanno più parte di questo mondo, ma resteranno immortali.
Ora voglio affrontare il tema della comicità, del talento e dell’irripetibilità rapportata ai giorni d’oggi.
Fra i comici, non vedo più purtroppo quella stessa spontaneità di questi grandi del passato. Sempre di più riscontro in essi degli schemi precostituiti, questi personaggi non sono essi stessi dei personaggi, ma dei personaggi creati a tavolino. La loro comicità spesso non è quella stessa comicità INNATA, ma diventa una sequenza di battute da copione che rivela una maggiore o minore capacità interpretativa, ma che comunque lascia trasparire quel qualcosa di artefatto, quel qualcosa che ha bisogno necessariamente di un pubblico pagato per applaudire, per poter acquisire del valore aggiunto.
Riguardo ai film, discorso analogo. Apprezzo da una parte un genere di commedia all’italiana che, a passo coi tempi, getta via quelle maschere, per mostrare la realtà così come è, e mi riferisco a quei film che trattano temi come l’insoddisfazione, la crisi, il tradimento e così via, temi, purtroppo, che fanno parte sempre più della vita di ogni giorno.
Ma se già mi sposto su altri generi, mi risulta difficile trovare dei capolavori paragonabili a quelli del passato. I thriller di oggi sono sempre più scontati, e questo perché è davvero difficile fare un thriller di qualità.
Quindi, a conclusione di queste mie riflessioni, sento di poter affermare che, personaggio si nasce, od anche lo si diventa, ma nato un personaggio, un vero personaggio, esso è unico ed irripetibile.
Il talento non si costruisce a tavolino, o per soli scopi commerciali ed inoltre il capolavoro non si imita. E voglio concludere con l’argomento dei remake: nato un capolavoro, come può nascere la presunzione di riuscire ad imitarlo ed addirittura a superarlo ? Smettiamola, perché oltre agli scopi commerciali e pubblicitari che ci sono dietro a queste operazioni, non resta altro che lo stupido e vano tentativo di imitare l’inimitabile e di superare l’insuperabile. Il risultato non può essere che un vero FLOP !





Fonte: Marco Scocchera
 

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