La Legge Biagi viene ancora considerata da sinistra un metodo eversivio per
risolvere i problemi del lavoro, perchè in tanti anni non si è voluto
studiare a fondo il bilancio di quantità di moto tra flusso entrante, la
cosideetta prima occupazione, e flusso uscente, ovvero il trattamento delle
anzianità e dell'età pensionabile. La sinistra ha guardato il problema solo
da una parte, lasciando l'altra in balia dei prepensionamenti, degli
scivoli e delle dimissioni incentivate.
Oggi si parla di qualità, quella che dovrebbe tutelare anche chi lavora da
tantissimi anni e permane in balia dei compromessi politici che non hanno
mai creato una forma previdenziale umana. Ora si arriverà al
condizionamento da parte di Bruxelles che vuole difendere giustamente ciò
che Marco Biagi ha realizzato. I tempi cambiano, ma non per tutti: il
lavoro dovrebbe essere, in definitiva, anche uno strumento di dignità
individuale che va difesa e non solo un momento di comune crescita
economica.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo