Vorrei volgere l’attenzione dei napoletani verso una realtà che, a differenza di tante altre è positiva e in crescita, anche se, con tutti i freni che la politica le pone, la poca pubblicità che le si costruisce attorno e la conseguente disattenzione della gente, non può emanare la luce che le compete. Parlo del potenziale conoscitivo e l’esperienza vivida che la Campania ha in campo aeronautico, una storia di idee, realizzazioni e innovazione che ha preso corpo nelle industrie maggiori del settore. Ma un tale successo dipende da molti fattori, che non a caso il mondo intero ci invidia, altrimenti americani, cinesi e russi non paleserebbero la loro insistente volontà di collaborazione. Pochi sanno e lo devono sapere, che l'industria aeronautica italiana gode di una tradizione e di una fonte inesauribile di risorse intellettive, che non sono solo invidiate ma anche richieste altrove. In Europa siamo gli unici che hanno sperimentato, migliorato e realizzato strutture in carboresina, un materiale composto da cosiddette lamine e fibre, che a differenza di uno più compatto come l’alluminio, adoperato da sempre sui velivoli, assicura la migliore digestione degli sforzi a cui la struttura è sottoposta in volo.Tradotto in termini poveri significa migliore elasticità del materiale, leggerezza e migliore rendimento. Gli studi per approfondire le tematiche in oggetto hanno fornito agli americani il supporto necessario, per portare avanti i progetti innovativi come la costruzione di un aereo per lunghe tratte civili, denominato B787, il quale avrà per la prima volta nella storia tutto il corpo centrale fatto con questa tecnologia. Tali implementazioni hanno da sempre richiesto incoraggiamenti verso la spesa nella ricerca, onde migliorare, tra l’altro, la possibilità di sperimentazione che si fa in molti laboratori e che potrebbe fornire ulteriori risultati interessanti e necessari per la sicurezza, l’affidabilità e il miglioramento nel tempo delle performance del velivolo, funzione soprattutto delle prospettive tecnico-economiche che i materiali innovativi possono garantire. Ma sono solo chiacchiere se nessuno si è reso veramente interprete, della volontà di emettere economicamente l’azzardo che nel caso della ricerca scientifica significa investimento puro, funzione della costanza con la quale gli accordi con i partner devono essere portati a termine. Ma la garanzia non viene realmente offerta se non dall’asse portante della forza attiva presente nell’industria aeronautica: la capacità artigianale che pullula nelle menti e nelle braccia partenopee e che ha reso possibile impiantare le risorse alternative che devono entrare in campo quando non ci sono i soldi, condite con soluzioni pratiche e tanta voglia di fare. Grazie a ciò in campo aeronautico, non ci sono fughe di menti eccelse : se fosse così molti progetti rimarrebbero disattesi per poi nascere in altre nazioni sotto mentite spoglie. Ma in Campania non è così, l’artigianalità vince anche in campo aeronautico e ricorda tanto gli stessi albori primo novecentisti del connubio tra scoperte e letteratura, che infiammò i cuori di tantissime persone e letterati post d’annunziani. L’aereo era un tale evocatore di spiriti libertari nel tentativo di rinnovare ed ampliare gli orizzonti letterari ed artistici, fuori dalle regole imposte dal classicismo, che il futurismo inventò la cosiddetta 'aeropoesia', ispiratrice delle più moderne realizzazioni nel campo della prosa. La linfa di quest’ arte proveniva da un nuovo modo di vedere, ispirato da ciò che si provava nei primi aerei, guardando il nostro piccolo mondo in basso. Da questo l’abbandono di tanti vincoli e pregiudizi lessicali per spaziare il verso nell’aria come un aereo. Un insegnamento di umiltà e di ricerca infinita che proprio nelle aziende aeronautiche, può trovare il corrispettivo sfogo. L’artigianalità vivida della Campania si spazia in quei Laboratori aeronautici presenti nelle aziende, che meriterebbero investimenti maggiori, per far si che il loro parco macchine sia sempre al passo con i tempi, accompagnate dalle esigenze economiche in materie di qualità, manutenzione e miglioramento tecnologico, tutto il necessario insomma per rispettare gli appuntamenti nei veri contratti. Un esempio è il Laboratorio Bonding di Alenia Aeronautica a Pomigliano, che concilia l’esperienza lunga e articolata in campo chimico, fisico e meccanico al servizio delle necessità dei clienti in tempi ristrettissimi, per accettare e valutare i materiali da impiegare sul velivolo. Forse codeste tecnologie non sono culture avvezze alla massa ma almeno, una certa educazione per sottolineare la preziosità delle risorse campane in questi ambiti; dovrebbe essere fatta ed in modo accattivante, per avvicinare la gente alla realtà e comporre quel sorriso in più che fa tanto bene alla salute, se ci si accorge che ci sono attorno delle cose che vanno anche bene. Dovremmo essere orgogliosi di saper fare ingranare l'arte e la tecnica ma corriamo il rischio di perdere molti treni perchè limitati, dalle stesse amministrazioni, nel gestire una politica economica che favorisca il progredire ed il riconoscimento dei propri valori.

Bruno Russo