Si era detto giorni fa, che nelle casse del governo era finito in ingente
quantitativo di soldi spendibili, grazie alla proliferazione della
finanziaria, ma già oggi lo stesso non riesce a trovare i quattrini per
assumere 350mila precari, nel senso che dichiara l’assenza di risorse per
le procedure di regolarizzazione. La povertà dell’esecutivo è tale che il
Pdci ha consigliato di adoperare i cosiddetti “conti dormienti”, ma questa
ed altre proposte della maggioranza sono tutte “una tantum”, cioè delle
procedure che assicurerebbero una sola iniezione di contante e poi stop.
Invece l’assunzione dei precari o qualsiasi altra soluzione, assicurerebbe
una continuità che poi non potrebbe essere remunerata periodicamente: in
sostanza il governo si trova a non poter adoperare con regolarità le sue
sostanze per assicurare che il fenomeno del precariato diventi un brutto
ricordo. Ma da sempre si è detto che in Italia occorrono cose sistematiche
ed esaustive, non pezze a colori , che dimostrerebbero tra l’altro che
economicamente il nostro esecutivo ha approfittato di una buona base
economica assemblata dal precedente governo, ma non è riuscito , sopra, a
costruirci un bel niente.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo