Se le banche ringraziano il Ministro Bersani per il decreto sulla
Liberalizzazione è perché con un sistema blando di libero mercato il
controllo sui conti è stato sostituito con metodi del tipo delle tasse
patrimoniali a carico dei settori economici. In questo meandro in sostanza,
si cerca di controllare i redditi medi e medio bassi con un sistema
generalizzato, mentre i ‘furbastri’ sono ancora liberi di agire. Nel
contempo si rischia per questioni di routine, come le visite mediche o gli
avvocati, di pagare una sorta di ticket, una commissione al nostro sistema
finanziario. Il Cdl voleva invece addirittura introdurre una Commissione a
Tutela del consumatore che nel caso del Sistema Bancario si traduceva nella
istituzione di ispezioni negli Istituti di Credito per verificare che gli
interessi del cliente venissero mantenuti secondo i requisiti che egli ha
firmato e con una chiara informazione sulle variazioni di contratto, che
soprattutto per le Banche hanno costituito sempre un nodo difficile da
sciogliere perché molti contribuenti, non si possono recare fisicamente
ogni giorno agli sportelli , per visionare le apposite bacheche dove spesso
sono nascosti tra le righe, le regole che sfuggono, per poi ricomparire
nell’estratto conto finale. Le Banche gongolano con il nostro esecutivo,
perché fin quando si trattava di convincere gli elettori la sinistra faceva
tanti bei discorsi, ora invece che la poltrona e calda e confortevole, si
cerca di fare una politica buonista e negli interessi soprattutto delle
categorie notoriamente ‘pilastro’ della nostra struttura intera.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo