WebMail

19 Aprile 2024 - 01:17

home articoli cultura giornali contattaci guestbook links ultimissime
Google
Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
23/07/2006 ARTICOLI  
Bruno Russo- IL PARTITO DELLE TASSE ( Da 'Il ROMA' del 23/07/06 pag. 15 )
L'Unione è indubbiamente il partito delle tasse, anche perchè molti dei politici che ne fanno parte sono esperti nel campo ed in passato hanno fatto parlare di se; ma molti ne sono anche lontani culturalmente per cui farebbero bene a non definire l'ex premier Silvio Berlusconi "uno che parla da evasore" sia perchè incrementa la triste usanza di offendere, cosa che da un pò di tempo a questa parte pare vada molto di moda, sia perchè far pagare le tasse è effettivamente la dittatura dell'immobilismo , perchè di fronte a riforme e cambiamenti, si preferisce prelevare direttamente il denaro necesario con tasse e balzelli piuttosto che creare canali di riforma 'ad hoc' per rinnovare il mondo politico. Ricorda proprio il mondo di Robin Hood, con la differenza che la sinistra ci ha fatto credere per anni di stare da parte dei ribelli allo sceriffo di Nottingham, solo per gettare fumo negli occhi e attirare le persone che credono nella libertà, nel lavoro e nella democrazia diretta, quella che non ha bisogno di infinite pause di riflessioni o di lungaggini burocratiche per essere applicata ed efficiente.
Da questo punto di vista non convince neanche quanto contenuto nel decreto sulle liberalizzazione inerente alla trasparenza da parte delle Banche con il rapporto con il cliente: la destra preferiva foraggiare ed incrementare una Commissione per la tutela del risparmio, mentre adesso bisogna affidarci tutti alle belle aprole; ma mai le banche o le evasioni saranno fenomeni trasparenti se non si interviene seriamente sui conti. L'evasione fiscale è una triste realtà che non ha colore politico, mentre la furbizia appartiene a colui il quale non ha un buon rapporto con le regole. La Commissione per la tutela del risparmio poteva essere una sorta di Ente di Controllo, che sulla base di una normatiVA 'ad hoc', poteva assolvere a un ruolo di ispezione sulle attività periodiche di revisione dei tassi e delle regole che spesso ha imposto agli sportelli bancari, di affiggere le news su apposite bacheche di non facile accessibilità visiva, supposto che tutti i clienti abbiano la possibilità di recarsi con i propri piedi e di osservare in tempo reale le novità con l'efficiena della propria vista; pensando agli anziai ovviamente.
Invece una Commisione esterna viene vista dagli stessi Istituti Bancari come un'ulteriore Ispezione di Qualità sui propri fatti, visto che ne hanno già una interna che però verifica le cose in base a requisiti unicamente di interesse creditizio e quindi non in base alle stesse necessità del cliente. Se il governo non si rende conto che il rinnovamento deve essere posto con professionalità ed esperienza, ma deve partire dal basso, continuerà come fa con il resto della sua politica, ad applicare moduli confusi ed inefficaci, che alla fine non regolano nulla.
I risparmiatori hanno preso un numeretto e stanno ancora in fila ad aspettare che qualcosa cambi: a Napoli in una Banca del centro, un anziano signore disse una volta, indispettito dalle attese 'Ah, se stavamo in mano a Musulini'.
Non è propriamente un esempio da prendere, ma almeno dimostra che il senso delle regole e dell'ordine, quando sparisce totalmente, fa venire la voglia dellle cosiddette 'dietrologie storiche' dove la mancanza di esasperate tecnologie laciava spazio a chi poteva imporre le regole.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

Torna alle news della categoria "ARTICOLI"
Torna alla pagina delle news

Sito Online di Euweb