Bruno Russo- LA DISPUTA NEL FUTURO PARTITO DEMOCRATICO (da 'Il Secolo' del 23/07/06 pag. 14 )
Ci siamo finalmente arrivati. Siamo all’inizio di una disputa non certo
pacifica, tra la Margherita e i Ds per il ruolo nel Partito Democratico.
Fassino saprà anche la matematica ma non certo la storia politica europea
attuale, perché se imposta la proporzione ‘ Fini sta al PPE come i riformisti della Margherita stanno al PSE ‘ enuncia solo una confusa presunzione di diritto, ma non valuta il fatto che da molti anni il PPE ha assorbito molte correnti europee non molto distanti dal centro destra, facendo cadere pian piano il target che possedeva di ‘partito dei democristiani europei’. Nello stesso tempo non valuta neanche il fatto che lo stesso PSE ha molte componenti interne che si rifanno ad un riformismo socialista che nella corrente politica di Fassino non si riesce ad esprimere perché non gli appartiene per niente, né storicamente né come programma, se ricordiamo che ai tempi di Craxi erano queste le distanze da lui e la sinistra stessa. La tristezza è che nel governo ci si scontra ancora sui nomi e sui simboli, senza fare nulla per accelerare il processo di crescita del Paese con i fatti. Crescono così le defezioni nell’Unione, determinando addirittura dei pressing su Prodi per evitare di chiedere la fiducia di governo già al suo nascere, determinando una crisi che noi tutti ci aspettavamo ma non così presto. Una crisi che può avere una matrice internazionale, visto che l’esecutivo dimostra di essere impreparata, confusa e quindi avventata in campo estero. Le gaffe si sprecano e il premier pensa addirittura di allargare la maggioranza. Ma quando uno deve fare una dieta perché e troppo grasso mangia di meno ed in maniera più regolare, non il contrario, altrimenti scoppia!
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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