Bruno Russo-SENZA UN PERCHE' ( da 'Libero' del 30/06/06 pag. 18)
Il figlio del maresciallo Berardi, ucciso dalle BR, ha giustamente lasciato gli incarichi nel Partito di Bertinotti, lanciando un monito che molti dovrebbero raccogliere. Non è solo il dispiacere di molte persone che hanno provato sulla propria pelle gli anni del terrore in Italia, ed ora si ritrovano loro malgrado a vedere che i partiti rossi vogliono alcuni ex-terroristi nelle istituzioni; non è il dispiacere di vedere che il partito non riserva alcuna forma di riguardo o riconoscenza verso i militanti che hanno avuto spiacevoli lutti al riguardo; ma è constatare che il linguaggio di colui che guidava delle masse parlando in un modo apparentemente caldo, diventa adesso il normale lessico che si chima ‘politichese’. Un lessico che evidentemente Bertinotti ha pensato di adottare nel momento del suo maggiore successo, ma non si è reso conto che con ciò ha svenduto la sua carica, onestà e simpatia in nome della carica che investe. Tutto questo significa restare delusi, sentirsi traditi e la prima reazione legittima è quella ‘del non starci’. Speriamo che molti seguiranno il suo esempio perché pur di conquistare il potere, molti si stanno scrollando quei veri ideali che sembravano perseguire. La politica della destra sull’ordine pubblico e sul garantismo giudiziario ha fatto di tutto per evitare che molti malumori potessero nascere dal vedere che coloro che si sono macchiati di un reato politico accertato, sono trattati in maniera non consona al loro stato. Nasce il dubbio atroce che, tolto il valore della persona, rimanga il suo esempio a riferimento, un esempio che per molti è il terrorismo che ha distrutto molte famiglie senza un perchè.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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