Bruno Russo- LE TOUR DE L'ITALIE ( da 'Il Secolo' DEL 18/06/06 pag. 14 )
La sinistra non sarà certo d’accordo se il tour europeo di Prodi è stato definito un ‘flop’, ma non può certo ignorare che la credibilità a livello internazionale si conquista con i fatti ed il nostro premier è tornato in Italia, dopo i vari incontri con i leader del continente, con sacchi di aria ed in mano un pugno di mosche. Io credo che il primo difetto stia nel sistema di comunicazione adottato dal Professore, che poi significa dire che la dialettica del nostro governo, mettendo da parte ogni ragion politica, dovrebbe essere diretta soprattutto a conquistare qualsiasi tipo di pubblico, mentre il primo che sta mostrando segni di cedimento, è proprio quello che lo ha votato. Noto infatti anche nell’elettorato sinistrorso della ‘strada’, un certo disappunto nei confronti di una politica che sembra essere un enorme automezzo che per parcheggiare, fa centomila manovre, paralizzando lo scorrimento nelle strada ed impedendo di attuare modifiche sostanziali. Un altro difetto è costituito dalla mancanza di nomi realmente nuovi che possano costituire una ventata di
cambiamento:un’ulteriore dimostrazione che la sinistra in Italia è vecchia ed arroccata su posizioni che al giorno d’oggi vanno riviste. Adesso si avvicina il momento della verità sulle tasse e non vorrei si cercasse uno stratagemma per fare apparire rosa ciò che è nero. Prodi non farebbe una bella figura, soprattutto con gli Europei, adoperando questi vecchi schemi: la sinistra europea è vaga e circoscritta, ma lo stesso non capirebbe, come si può dire di sinistra, una politica che in poco tempo mette in ginocchio l’economia. E poi fa finta di essere innocente scaraventando la colpa agli altri.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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