Bruno Russo- BAVAGLI DI FAMIGLIA ( da 'Il Secolo' del 07/06/06 pag. 14 )
La nuova sinistra di governo in mano a Prodi mette il bavaglio ai suoi ministri ma, cosa assai più grave, dilaga nel suo estremo moltiplicando i vicesegretari per Bertinotti, arrivati a ben cinque, ma a 72 nel computo totale del governo, tra sottosegretari e viceministri. Bertinotti ha tradotto con furbizia la ‘parabola’ di Prodi, secondo la quale per risolvere problemi difficili ci vogliono più bracce e più menti. E’ un modo molto sottile per giustificare la crescita della famiglia dell’attuale ‘politic bureau’ che in futuro ci preparerà moltissimi piatti succulenti per dar da mangiare prima a tutta questa gente e dopo a noi. Mi domando a questo punto se la sinistra possegga indicatori di efficacia per monitorare l’azione del governo negli anni del suo mandato. Perché se li possiede, non potrà non misurare le parole con le quali, dopo aver agitato per tanto tempo lo spettro del disavanzo economico e del pericolo di recessione grave , adesso già rileva che le entrate vanno bene, senza spendere una parola nella propria coscienza per riconoscere che l’azione della finanziaria della destra è stata efficace e ha permesso di mettere nel forno e far crescere quei buoni risultati, che adesso seppur lentamente stanno venendo fuori. Se Bertinotti si accomoda su due guanciali è perché sa, come sanno molti a sinistra, che le cose in Italia, grazie al Cdl,
vanno meglio e quindi essi hanno ricevuto in definitiva una buona eredità
che adesso si stanno godendo. Allora, visto che la musica è questa, il
Cavaliere è fin troppo buono se afferma di essere scettico sulle possibilità di dialogo sulle riforme. Effettivamente con tutte questi accaparramenti da parte della sinistra, sperare in aperture di credito politico sia una mera utopia.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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