Oltre che plateale, è ridicolo richiamarsi agli Atti degli Apostoli per definire la formula vincente delle manovre future dell’esecutivo di centrosinistra. Se, ai tempi di Cristo, ‘tutti furono riempiti di spirito santo e cominciarono a parlare in altre lingue’, in questi giorni ‘i ritiri spirituali’ potrebbero servire solo ai nostri calciatori impegnati in un mondiale del calcio che, sappiamo bene, è permeato da troppe chiacchiere e pochi fatti concreti di valore oggettivo. Parimenti, invece, per parlare un verbo unico, i politici del centrosinistra
dovrebbero imparare, proprio dall’insegnamento spirituale, che serve molta
umiltà, una qualità individuale che permette di costruire meglio i rapporti
umani, partendo da una condizione di latente disponibilità invece che da
quella di infinita saccenza ed attaccamento alle proprie posizioni. Prodi non si accorge di sottolineare anche in questa occasione l’intenzione di fare solo una politica che azzera la precedente, ovvero tutto ciò che di buono ha fatto la destra, come se volesse dire che il suo governo considera il passato come il Cristianesimo ha considerato il precedente mondo senza Dio. Tutto ciò mi sembra eccessivo, specialmente dopo tutta la politica di ripristino dei valori che il precedente esecutivo aveva cercato di portare avanti. Se proprio ci tiene a riferirsi alla storia degli Apostoli, dovrebbe ricordare che essi, come testimoni nel tempo di un insegnamentom prezioso come quello Cristiano, erano raccolti nel celebrare il raccordo tra una ‘fine’ ed un ‘nuovo inizio’ che non voleva instaurare traumi nell’uomo, ma ricondurlo all’ottimizzazione della sua condizione di imperfezione. La saccenza invece, tipica della sinistra, ritiene che la politica passata, come l’esperienza umana, sia da rifondare. Il Signore ritenne di affidare l’Istituto della Chiesa al suo Apostolo più
controverso, che era Pietro, proprio per sottolineare che la perfezione viene solo dall’imperfezione, nel momento in cui avviene la conversione spirituale. Invece la sinistra sembra non possedere questa umiltà, ma comportarsi come i cavalieri medioevali riuniti intorno ad un tavolo in silenzio, per studiare come spartirsi il feudo.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo