Il Finantial Times viene definito poco attendibile dalla sinistra, perché
adesso il giornale sembra remare contro agli interessi di Prodi e soci,
così come tanto tempo fa lo stesso quotidiano osannava i successi di
Finmeccanica considerandola a ragione il colosso del settore grazie alla
politica dell’esecutivo di centrodestra. In realtà il Finantial fa il buono
ed il cattivo tempo un po’ come gli conviene, visto che le critiche al
Cavaliere in passato non sono mancate, ma ovviamente quando sono
sinistrorse invece che destrorse, tali critiche alla sinistra vanno sempre
bene. Bisogna dire che da quando l’immagine della nostra nazione si è
levata dal cespuglio di sporcizie che tangentopoli e corruzioni varie
l’aveva posta, l’attenzione alla stampa estera è un po’ rinata, segno che
gli osservatori di oltre confine hanno saputo, forse meglio di quelli
nostri, valorizzare ciò che la destra ha fatto in questi ultimi anni al
paese. Certo non tutti i giornali parlano bene di noi, ma se vediamo quello
che si scriveva ai tempi dei governi di centrosinistra il cui
avvicendamento era diventata ormai una routine, c’è da mettersi le mani nei
capelli. Anche in campo militare eravamo considerati un tantino debolucci
e mi sembra che grazie ai nostri ragazzi, qualcosa sia cambiato. Mi auguro
davvero che la battaglia in parlamento sulle leggi, a governo costituito,
non metta a repentaglio tutto quello che si è conquistato anche perché con
un paese diviso a metà non si può dare per scontato che quello fatto è metà
già cancellato. La giustizia, la famiglia, l’euro, gli esteri, attendono
risposte serie e concrete ed ogni passo falso del nuovo governo sarà
penalizzato doppiamente.
Brunon Russo
Fonte: Bruno Russo