Bruno Russo- IL MONDO LO CHIAMA ( da 'Il Secolo' del 15/04/06 pag. 14 )
Se il ‘ mondo ha bisogno di Dio ’ Benedetto XVI insiste sul concetto che in realtà Egli è già accanto a noi, quando dall’alto della sua gloria divina, scende le scale che portano nella vita più infima e indossa le vesti del povero e dello schiavo. Così il Papa, durante le prime celebrazioni eucaristiche che approssimano la Pasqua, per ricordare il momento in cui Gesù, durante l’ultima cena, lavò i piedi degli Apostoli, ha compiuto lo stesso rito, questa volta però lavando i piedi dei dodici laici appartenenti a movimenti cattolici laicali e non solo a religiosi o parroci come avveniva in precedenza. Un segno dei tempi, che esigono che la Chiesa, per non perdere il suo seguito, debba aprirsi sempre di più al mondo intero, come Dio tra gli uomini, ben sapendo che ciò significa scatenare la rabbia di chi preferisce l’odio all’amore: come il ricordo di don Andrea Santoro, il sacerdote romano ucciso in Turchia mentre pregava nella sua parrocchia di Trebisonda, una morte che si rende più probabile proprio quando la chiesa diventa più missionaria nel mondo, quando si entra in terre dove il messaggio del Signore è assente. Attraverso questo messaggio, la laicità non si esprime come una religione alternativa a quella classica cristiana, ma come un’ala di una struttura portante che
quando funziona bene, eleva maggiormente in alto il velivolo intero. Una
laicità che è legata al messaggio spirituale cristiano e non deve fuggire da esso per creare qualcosa di amorfo ed irriconoscibile. La politica materialista, che esige l’asservimento della spiritualità, non potrà mai capire questa necessità di collaborazione per un risultato comune e continuerà a proporre slogan, come quelle tristi frasi che restano ancora i mpresse su alcuni manifesti elettorali, un po’ strappati ed un po’ ingialliti, nonostante siano passati pochi giorni dal voto, ma sui quali appare ancora leggibile la frase: per la vittoria della laicità. Ma la vittoria della separazione e della disgregazione, sarà sempre apparente fin quando ci sarà chi lavora per riproporre al mondo il significato dell’ecaurestia: lavare i piedi di coloro che fanno il nostro stesso percorso per renderlo più facile. Il materialismo non vincerà mai, ma ci farà soffrire parecchio; oggi come ieri, ma ancora per poco..
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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