Carissimo Onorevole Presidente Sivio Berlusconi, la satira di cattivo gusto ha fatto banchetto della sua persona eppure lei si è comportato come se essa l'avesse appena sfiorata, la sinistra l'ha sempre bersagliata come se fosse un dittatore spietato eppure lei ha risposto rispettosamente prendendosela con il comunismo e con certi corrispondenti modi di procedere e mai offendendo la persona, l'hanno sempre definita un conservatore irredentista eppure e solo lei, o attraverso il suo esecutivo, che per la prima volta si sono potute introdurre in Italia le riforme, il federalismo, il ritorno dei Savoia, la prima legge decente contro la droga e l'immigrazione. Tanti, purtroppo, non hanno capito il valore della nostra missione in Iraq che lei ha foraggiato, non hanno capito che l'Italiano ha storicamente un coraggio ed un cuore che non vanno tenuti nella naftalina, perchè la sinistra ha interesse che ciò avvenga, vivendo ancora molti complessi e retaggi provenienti dalla seconda guerra mondiale; non hanno inteso che se lei si è legato all'America non è dovuto all'appoggio di un imperialismo odiato ma al legarsi con chi è realmente più simile a noi, più disposto a lavorare fornendo i mezzi necessari alla collaborazione, senza
quelle rivalità nascoste nella metamorfosi della coscienza, che purtroppo
certe volte sono successe con quei partner europei che risentono ancora di
quelle antipatie storiche che si sono riversate sulla scacchiera economica.
Tanti, purtroppo, non si sono resi conto che attraverso tutte queste belle cose lei ha ridato lustro e carattere ad una nazione addormentata, che fino a poco tempo fa veniva additata come terra di scandali e concussioni, incapace di costruire e ora si presenta a testa alta ai tavoli internazionali. Non si sono nenanche resi conto che con lei si è riusciti a superare il trittico negativo che i governi di centrosinistra ci avevano lasciato: tangentopoli, l'ingresso nell'euro, la impossibilità di affrontare le crisi internazionali. Forse, anzi certamente, il problema è che i primi della classe sono sempre stati i più odiati, i più invidiati, i primi ad essere traditi: allora l'unica cosa che può fare è continuare così, con la calma e la classe che la contraddistingue, con lo charme che, anche quando è arrabiato, le conservare l'eleganza dei suoi intenti. I giovani le sono riconoscenti per chè lei ha concorso insieme alle riforma volute da Marco Biagi a cambiare il mondo del lavoro, a sostituite alle
ammuffite agenzie di ccllocamento il ruolo dinamico delle agenzie interinali che guardano soprattutto alle attitudini. Continui così e tenga duro, perchè la sua poliedricità, il suo appartenere al mondo dell'imprenditoria, dello spettacolo, dello sport e della televisione non è una invadenza ma è la sua forza, la diversità accattivante di un uomo controverso ma efficace concretamente.Adesso mettono in dubbio anche quelle poche cose in cui crediamo fermamente!
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo