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31/10/2010 ARTICOLI  
Bruno Russo- [ CULTURA ] IL MISTERO CARAVAGGIO ( da "IL ROMA" del 03/10/2010 pag. 24 )
Caravaggio, l'artista, l'uomo e l'epilogo della sua esistenza terrena si spiegano a ventaglio nella recentente opera di Silvano Vinceti, scrittore e ricercatore degli enigmi del passato; Giorgio Gruppioni, biologo ed espero di antropologia archeologica; Luciano Garofano, generale in congedo ed esperto di scienze forensi: "Il mistero Caravaggio", edito da Rizzoli.
Non è solo la scienza che cerca di fare luce sulla misteriosa fine di Michelangelo Merisi detto "Il Caravaggio" ma l'esperienza della criminalogia e della giurisprudenza storica al servizio della verità e della cultura, tanto da chiedersi da profani come mai non è stato in passato realizzato nulla del genere. In realtà Caravaggio appartiene alla schiera di quelle persone che sono state quasi dei fantasmi per tutta la loro vita, non avendo gli storici individuato con precisione i dati anagrafici compresa la morte e la destinazione finale del suo corpo spento. Da Shilderboeck a Giovan Pietro Bellori, i pochi seguaci del suo destino erano praticamente coevi, distinti da 50 anni di storia e dalle improbabili virtù del 1600. Ne segue una fedele ricostruzione più delle sue conoscenze che dei suoi umori e spostamenti, ad iniziare dal Cardinale Francesco Maria del Monte: " Del Monte, tanto per far capire la statura del personaggio, fu anche protettore di Galileo nei suoi primi anni romani ( e lo scienziato fiorentino gli dedicò, infatti, la prima versione del Sidereus Nuncius )", ma fu anche , come i tre autori dipingono lo scenario del romanzo, un personaggio ambiguo tra mille altrui ambiguità, tra ombre sui suoi costumi e sulle sue debolezze, celate solo ad intervalli dai proseliti elettivi per diventar lui Papa. Possiamo quindi chiederci da chi scappava Caravaggio, se dalle sue comuni debolezze, dalle fughe avventurose che potevano celare una responsabilità grave come l'assassinio? In realtà egli era ricercato dalle autorità dello Stato pontificio, solo come un cane e tradito da molti, anche da questi protettori e amici che aveva un tempo: " per distruggere questo mistero e provare a fare un pò di luce su quanto successo, sarà bene fare il punto sul personaggio Caravaggio, sull'uomo dietro alle opere che l'hanno reso famoso, provando a raccontare Michelangelo Merisi per come era davvero, immerso nel suo tempo, figlio delle ideologie e dei costumi della sua epoca ". Ipotesi varie: di fuga da un cavaliere misterioso per una offesa da lui subita, ipotesi di più nemici che lo volevano per invidia eliminare, dando campo libero al Cardinal Borghese e al vicerè di Napoli, di appropriarsi delle sue meravigiose e preziose opere; ma saranno le moderne tecniche di investigazione scientifica a catturare il lettore, che arriverà come per incanto a una delle verità eterna della storia e dell'arte, che si vedono oggi sui giornali, ovvero la realtà di una città, Roma, in preda perenne a lotte politiche e gelosie artistiche e umane conseguenti, che pur avendo la bellezza di quattrocento anni è ferocemente attuale: " Tra i requisiti che i reperti ricercati dovranno necessariamente possedere per poter essere attribuiti al Caravaggio c'è ovviamente anche quello di apartenere a un soggetto morto all'inizio del XVII secolo. Per accertarlo si dovrà procedere alla datazione dei reperti indiziati mediante il metodo del radiocarbonio, un processo analitico basato sul decadimento radioattivo del carbonio quattordici, un isotopo instabile del carbonio ". Nelle more del fascino di un giallo non si può dire altro, ma solo sottolineare che il valore dell'opera non nasce da quattrocento pagine di una inchiesta d'oltreoceano come si porta tanto adesso, ma dalla metà costruità con un ordito molto sottile dove alla fine si ha la sensazione che la storia e i suoi misteri, spesso rivelano che l'arte è un'arma, che a prescindere da altre colpevolezze, può uccidere più di un coltello o di una pistola; specialmente in epoche in cui per essere condannati a morte, bastava veramente molto poco: guardiamo le opere del Caravaggio con una rinnovata attenzione e ci accorgeremo, che la precisione dei tratti è tagliata solo da una allucinazione scavata nei volti umani, protagonisti di un incubo perenne e segreto, per cause di forza maggiore.BRUNO RUSSO
Fonte: BRUNO RUSSO
 

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