Bruno Russo- [ OPINIONE ] UCCIDI TUO PADRE ( da "Il Secolo" del 28/10/2010 pag. 14 )
Come era bello. Era il tempo del magico mondo di Disney, degli occhi lucidi di Bambi e delle sdolcinate passeggiate dei due topi più teneri che siano mai esistiti, ovvero Minnie e Topolino. Poi il progresso del cartone e la tecnologia esasperata ha richiesto anche cambi al vertice dei sentimenti, e la sostituzione del divino Walt con gli ingegneri della violenza del sol levante. Adesso, vedo mia figlia assorta da telefilm di streghe che trattano i padri come frittelle da girare sulla piastra lanciandole in alto, o presenze con gli occhi di fuoco che gridano vendetta per l’eternità e mi chiedo come fare, per educare senza diventare moralisti o bigotti, come si fa a dare dei valori cristiani e positivi ai figli, senza che poi siano controvertiti dall’esigenza della strada e dei tempi moderni. Credo altresi, che i valori restano una risorsa, come una grande provvigione di energia che aiuta a tenere i denti stretti nei momenti terribili; ricordando che Minnie e Topolino proprio in un cartone nel quale facevano assieme una passionale trasvolata con un aereo rudimentale, guardando la piccolezza delle cose dall’alto, si stringevano come un’esigenza di reciproca protezione. Anche i futuristi all’inizio del secolo si accorsero dell’importanza di vedere non solo l’infinito ma anche l’infinitesimo, solo che allora era l’avvento della macchina a dare tale speranza, perché la differenza è una sola: la libertà e la schiavitù si scambiano i ruoli se non riusciamo con il cuore ad andare oltre le nostre convinzioni, e riuscire a stare accanto ai nostri figli, alle loro scelte dimostrando che un padre è uno che non abbandona mai.
Bruno Russo Fonte: BRUNO RUSSO
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