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VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
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Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
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06/10/2010 ARTICOLI  
Bruno Russo- [ OPINIONE ] UN PICCOLO AIUTO ( da "Il Secolo" e "Il Sole 24 ore" del 06/10/2010 pag. 14 e 24 )
Mi dispiace da credente che il Vaticano abbia definito “fuori luogo” il nobel conferito a Edwards, pioniere della fecondazione artificiale. Ho visto troppe coppie impazzire per non avere figli, litigare, lasciarsi, scambiarsi accuse; ho anche avuto l’esperienza personale di vedere mio fratello adottare una bellissima bimba perché la moglie non ne poteva avere, e poi avere ben tre maschi in modo del tutto naturale! Ho sentito di tutto sul problema ma è sempre mancato qualcosa Però, ogni volta che penso a mio fratello che adesso non c’è più e tante esperienze simili alla sua, mi convinco che la vita è un miracolo, e che adottare un figlio è un enorme gesto d’amore, che per la sua grandezza può anche generare quella vita che non riusciva a venire fuori. Ma non è così per tutti. Il mondo è fatto anche di tanta gente che non ha la forza e non la fede, di arrivare a tanto, e allora esiste un alto miracolo che nasce dal lavoro di uomini come Edwards che investono la propria vita per “aiutare” chi vuole la vita. Perché c’è anche chi non la vuole la vita, chi preferisce buttarla in un cestino dei rifiuti. Ecco perché sentire definito come “fuori luogo” un riconoscimento del genere significa non solo otturarsi il naso, la bocca e le orecchie, ma non ritenere che anche nella scienza possa entrare l’amore, che non è un fuori campo, bensì, una presenza costante la cui mancanza può rendere infelici anche senza accorgersene .

Bruno Russo
Fonte: BRUNO RUSSO
 

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