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24/11/2005 ARTICOLI  
Bruno Russo- LA TRINCEA DELLA VITA ( da 'Libero' del 24/11/05 pag. 15 )
La guarigione dai mali che ci affliggono, può anche e soprattutto cominciare il giorno, in cui si prende coscienza che dinanzi ad un pericolo non si deve scappare via, ma essere pronti a perdere la vita per un'altra che ci è stata donata. E' un concetto che non va applicato solo al tema in questione, ma a molti altri: anche ad un soldato a Nassirya può essere stata affidata una vita ed il suo compito, sarà ancora piu intimamente ripagante allorchè la difenderà fino alla fine. Ma mettere alla luce un figlio resta comunque affetto dal pericolo che ciò possa essere intaccato dal peggiore cancro che l'uomo ha in se: l'egoismo. Ho conosciuto una persona speciale che per il suo carattere e scelte di vita fu messo al bando dalla moglie, si separò suo magrado e percorse la triste strada che porta inesorabilmente al divorzio, nonostante che tre bellissimi figli avevano bisogno di lui come il pane. Un bel giorno la figlia di diciotto anni corse da lui e gli confessò che qualcosa non era andata bene ed era in stato di gravidanza; ma il problema maggiore era costituita dalla madre e dall'interminabile sfilza di parenti della stessa, i quali nonostante marcassero il cartellino ogni domenica in chiesa, eucarestia compresa, professando anche nel modo di pensare un certo bigottismo, si erano compatti schierati, un pò per vergogna ed un pò a dir loro per non vedere rovinata per sempre una giovane che doveva ancora studiare e laurearsi, per l'interruzione della gravidanza. Il padre di questa sfortunata ragazza, relegato come single divorziato, nella solitudine di un monovano indipendente, le prese la faccina tra le mani, invase dalle lagrime che scorrevano come un fiume e le disse: nella vita quello che cercheranno maggiormente di strapparti, soprattutto con la complicità dei tuoi errori, è quello che il signore ti vuole donare e difenderlo fino a dare la propria vita è la cosa più nobile e meravigliosa perchè lega il tutto alla tua persona per l'eternità, ovunque tu sarai. La figlia, in barba a tutta la famiglia della mamma e dei consigli materni, ebbe una figlia meravigliosa e grazie alla sua forza ed al suo coraggio riuscì anche a tenersi l'autore maschile del fardello ed ora vivono nella loro casa, con una forza incredibile nel futuro che solo le scelte coraggiose può fornire. Non so per questa persona la vita come sarebbe andata in caso contrario, nessuno lo può dire. Ma l'uomo non può essere solo un binomio costituito da materia ed energia, oppure un pacco che attraverso un processo più o meno lungo va dall'ostetrico al becchino: egli è un lampo tra due notti eterne che si chiamano passato e futuro, innescato da un impulso d'amore che crea la necessità di fondere due corpi, due anime, in uno solo. Questo uomo resta comunque il primo autore del miracolo più grande che si possa vedere sulla terra: la vita, e quanto più egli è relegato in un angolo, di più riesce a vedere l'ipocrisia ed il falso moralismo del mondo che ci circonda, un mondo che viaggia per migliorarsi in continuazione ma commettendo un errore: il Signore irrompe spesso nella nostra vita per trasformarla a sua immagine e somiglianza, ma se lo vogliamo aiutare dobbiamo essere pronti ogni giorno a porci nelle trincee della vita avendo sull'altro fronte le persone che meno ci saremmo aspettati di trovare contro, nella difesa della vita stessa.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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