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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
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[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
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Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
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09/09/2009 ARTIC OLI  
Bruno Russo- LO SPAZIO NEGATO ( da 'Il ROMA' del 10/09/09 PAG. 22 )
Dicono che il premio per la sanità negata è da consegnare agli USA, pur tuttavia ciò che accade in Italia e a Napoli in particolare è almeno da tener presente. Il quadro che ne viene è datato ottocento, e non per il livello degli ospedali, ma per una certa statistica che presenta l’operatività migliore laddove le strutture sono fatiscenti, come se Parkinson o Cook si materializzassero in giovani volenterosi e preparati che tra polvere e topi, continuano ad andare avanti. Il Vecchio Pellegrini raccoglie una mole di gente da far paura, insediata su lettini sgangherati e arrugginiti nel migliore dei casi, se non normalmente ammassati sulle barelle, mentre stanze enormi sono chiuse da anni e i piani di ristrutturazione risalenti al terremoto non si sa che fine abbiano fatto. La stessa situazione è presente al Caldarelli, dove si ricoverano tutti, anche per un semplice raffreddore, perché la diagnostica oggigiorno è sempre più un campo difficile, nonostante che i medici presenti siano i più preparati, come si asserisce Se entrate nei padiglioni dell’ospedale collinare, oltre allo stato dei bagni che non ha eguali, esiste una rassegna di variegati manifesti di protesta per la cancellazione di molti settori, in favore di un piano di ristrutturazione che in realtà è un ridimensionamento, che porterà categorie incompatibili a convivere negli stessi padiglioni, come i malati di malattie cardiorespiratorie e i bambini con gravi malformazioni o quanto altro. Le cause sono addotte a rivalità tra primari che impedirebbero soluzioni concordate e più logiche, abili a mettere più facilmente in moto le quantità di denaro che mancano sempre. In realtà l’ambiente ospedaliero, tranne alcuni casi, si è incattivito in funzione di una politica sulle responsabilità e sui privilegi, che negli ultimi anni ha messo il medico in una posizione assai difficile. Una certa immacolatezza di giudizio e comportamento è andata in cantina tra i vetri rotti della lotta alle baronie nelle professioni fondamentali, fino al deterioramento dei rapporti nelle stesse equipe chirurgiche. Un esempio più generale si trova nel depauperamento della fondamentalità del giudizio finale del medico come unico elemento probante nei casi di medicina legale, che molti vedono solo nelle avventure televisive dei coroner americani. Se non c’è certezza di intenti e di giudizio è facile scivolare nelle critiche di coloro che non credono, o non vogliono l’assolutezza del giudizio, dalla legge alla sanità: è un salto difficile, ma gli elementi comuni ci sono. Così ci si trincera dietro alle mancanze di denaro, non avendo il coraggio di rompere gli schemi e di tornare all’antico, fatto di responsabilità vere ma anche di minori errori. Un ultimo esempio riguarda la meravigliosa isola dell’amore, Capri, la cui bellezza offusca persino la tragica realtà che ivi è meglio non ammalarsi, perche l’unica struttura è il famoso Capilupi, che vanta medici volenterosi, ma strumentazioni inadeguate per corrette tecniche di diagnosi e cura particolari. Così o si arriva a mettere a disposizione “ l’ambulanza del mare “ che è un aliscafo che 24 ore su 24 ti può portare a Napoli, oppure provvedere all’elicottero per i casi più disperati. Solo adesso si è arrivati a provvedere almeno ad un maggior stanziamento di personale prelevandolo da ospedali napoletani, ma pochi sono disposti a fare i pendolari nonostante l’amenità del luogo. Non c’è niente da fare, per cambiare il mondo ci vuole un ritorno al passato, come se i circuiti vitali del nostro destino siano circolari, dove non si ha la coscienza della situazione sanitaria se non si tocca il fondo, o non si sa più nelle mani di cui mettersi, se il medico e le strutture adeguate, languono assenze ingiustificabili.

Bruno Russo

Fonte: Bruno Russo
 

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