Bruno Russo- IL MURO DI NIENTE ( da "Il Secolo" del 22/06/2010 pag. 14 )
La nostra memoria tra pochi giorni, celebra 30 anni dalla famosa strage di Ustica, quella per intenderci che fu narrata in un film che parlava di muri di gomma, misteri possibili da svelare, dal momento che il sistema radar americano nel Mediterraneo era ben organizzato per farlo. Eppure nel DC9 dell’Itavia perirono con l’esplosione ben 80 persone, e da allora i media hanno lavorato nel detto e non detto, per dare luce opportuna alla tragica vicenda. Perchè fa tanto paura la verità, visto che nell’epoca moderna e proprio sull’insegnamento dell’America, le confessioni sono state adoperate per serietà e attaccamento ai meriti e ai diritti di un popolo? Forse, la spiegazione più razionale sta nel fatto che vivevamo un periodo nel quale di stragi ce n’erano tante, e nessuna ha mai ricevuto una chiarificazione certa e abile a essere testimonianza culturale nel tempo. Adesso, rispetto ad allora, la gente è anche più scettica di fronte alle rivelazioni, avvolta da tante nebbie che rendono impossibile unire i fili di un tessuto colpevole, che indubbiamente perseguiva scopi unilaterali e precisi.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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