All'estremo inferiore del golfo di Salerno esiste una zona chiamata Cilento, che deve la sua rigogliosa flora agli interventi sul territorio per la protezione delle specie animali in via di estinzione, nonchè per la protezione dell'ambiente attraverso una monitorizzazione continua del sottosuolo marino. Il Parco Nazionale del Cilento derivante da tutte queste iniziative, ha ormai una esistenza consolidata che permette, tra l'altro, di fare divertenti incontri con cinghiali, civette e meduse. Ma la storia ha assegnato a questa zona un ruolo ancor più fondamentale e anche triste. Questo luogo ameno , sede dell'isola di Leucosa, unica parte emersa di un'antica città romana punto di attracco fondamentali dei traffici mercantili verso la capitale dell'Impero, ha conservato nei suoi fondali i resti del sommergibile Velella, uno delle tante evidenze di eroismo dei nostri soldati giovani che perdevano la vita in questi trabiccoli, per contrastare l'espansione delle navi inglesi nel Mediterraneo, durante la II guerra mondiale. Questi ragazzi venivano presi dalle campagne del salernitano e del beneventano e immessi in queste macchine infernali. E' questa l'epoca dei famosi motoscafi ( M A S - Memento Audere Semper ) che andavano a posare delle mine accanto alle navi inglesi e per l'operazione delicata e difficile, finivano pure per rimetterci le penne. Ove mai queste anime possano essere portano un eterno ricordo di dolore e di fichi misti ad acqua di mare.